MAPS

MAPS

Migrazione e Accesso a Protezione e Servizi di base: interventi integrati sulla rotta migratoria orientale a Dire Dawa, in Etiopia.

200

Returnee, sfollati interni, categorie vulnerabili

50

Health Extension Workers, leader religiosi e comunitari e coetanei

330

(210 persone con disabilità) ragazzi e ragazze nella fascia d'età 18-25 anni a rischio di migrazione

Il progetto MAPS mira ad ampliare e migliorare l’accesso a protezione, salute e lavoro, contribuendo all’integrazione socio-economica di migranti e potenziali migranti lungo la rotta orientale della migrazione etiopica.

PROGETTO CHE INTEGRA, PROTEGGE MIGLIORA LA VITA DEI MIGRANTI IN MOVIMENTO

CONTESTO
IL FENOMENO MIGRATORIO, REGOLARE E IRREGOLARE, VERSO IL MEDIO ORIENTE

L’Etiopia è un Paese di origine, destinazione e transito di flussi migratori misti e complessi, che riguardano migranti regolari e irregolari. La rotta orientale verso i Paesi del Golfo, attraverso Gibuti e la Somalia è la più rilevante. È stato stimato che più di un milione e mezzo di etiopi vivono all'estero come migranti e rifugiati e che oltre duecentomila donne sono impiegate come lavoratrici domestiche in Medio Oriente (RMMS, 2014; Habtamu, et al., 2017; DIIS, 2020). Il 60% dell’intero fenomeno migratorio è caratterizzato da donne, e il tasso aumenta a 68, con riferimento al solo flusso verso il Medio Oriente (Kuschminder and Siegel, 2014). Come documentato da numerosi studi, la maggior parte degli etiopi ha emigrato attraverso canali irregolari, affrontando viaggi pericolosi, esponendosi a rapimenti, a rapine, ad aggressioni fisiche e sessuali e persino alla morte. Uno studio ancora più recente rivela che oltre il 70% dei returnee etiopi passati dallo Yemen è stato testimone o ha subito forme estreme di abusi fisici e psicologici. Gli etiopi che migrano in Medio Oriente in modo legale per ragioni di lavoro si stima che non rappresentino più del 40% del totale mentre i restanti migranti (60%, secondo fonti RMMS, 2018) sono vittime di tratta o introdotti clandestinamente da trafficanti, con lo scopo di sottoporli a lavoro forzato e alla tratta a fini sessuali.

Il progetto MAPS interessa tre aree urbane limitrofe costituite dalle città di Chiro (Oromia), Dire Dawa e Harar. Le tre città si trovano lungo una delle arterie principali del Paese, quella che conduce a Gibuti, e sono quindi luogo di partenza per migrazioni dirette (ma non solo) verso i paesi del Golfo, la cosiddetta rotta dell’Est.

OBIETTIVI
PROMUOVERE LO SVILUPPO E LA SICUREZZA A CHIRO, DIRE DAWA E HARAR
  • Rafforzare l’efficacia dei servizi di protezione della popolazione target a Chiro, Dire Dawa e Harar, potenziando le capacità delle strutture sanitarie di offrire cure mediche di base alla popolazione target.
  • Aumentare le capacità e competenze della popolazione target di cogliere meglio le opportunità economiche disponibili nelle tre aree di progetto.
  • Rafforzare le competenze degli attori istituzionali che sono coinvolti in governance del fenomeno migratorio, con focus su vittime di tratta di sfruttamento.
COME AGIAMO
SVILUPPO INTEGRALE MIGRAZIONE RESPONSABILE: POTENZIARE SERVIZI, FORMAZIONE IMPRESE

MAPS mira a favorire l'accesso ai servizi di base per le categorie più vulnerabili, cercando di limitare gli ostacoli che impediscono l'utilizzo di quei supporti che possono offrire alternative alla migrazione irregolare. Il progetto prevede numerose attività in ambito di formazione, impresa e sensibilizzazione, tra cui:

  • mappatura di enti e i servizi con identificazione di sistemi di referral locali e fornitura di supporto psico-sociale a 200 beneficiari con doti sociali, supporto all’empowerment e autonomia in co-housing a 5 madri e 15 minori e ricongiungimento di 30 minori alle famiglie di origine o inserimento nelle famiglie affidatarie. Fornitura di attrezzature e lavori infrastrutturali a 3 strutture sanitarie, formazione di 20 peers e di 10 leader religiosi/comunitari e 20 operatori sanitari (Health Extension Workers- HEW) su problematiche legate alla salute connesse al fenomeno migratorio, incluso Covid-19, GBV, stress post-traumatico;
  • avviamento di 8 cooperative o microimprese e attivazione di 1 fondo garanzia per 45 beneficiari, con formazione per 210 giovani in gestione di Medium Small Entreprise/cooperative, 160 giovani in settori economici in espansione;
  • formazione di 210 persone con disabilità per facilitare l’accesso lavorativo; avviamento di 3 imprese sociali con inserimento di 15 persone con disabilità e accompagnamento a 147 perone con disabilità nella realizzazione di un’impresa. Sensibilizzazione di 10 imprese che assumono persone con disabilità nel corso del progetto, azioni di Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI) a 30 imprese e istituzioni destinatarie;
  • campagne di comunicazione e infopoint sui rischi della migrazione illegale e canali di migrazione legale, in particolare verso i Paesi del Golfo, formazione degli attori pubblici e privati in loco e scambi di esperienze con le autorità italiane sugli strumenti per contrastare la tratta e le vulnerabilità derivanti dalla migrazione attraverso sessioni formative, realizzazione di 4 Tavoli di concertazione multi attore e multilivello per elaborare linee guida strategiche sulle vulnerabilità legate alla migrazione.

 

RISULTATI
POTENZIAMENTO DEI SERVIZI PSICO-SOCIALI FORMAZIONE

Risultati attesi:

  • 2 centri di supporto psico-sociale attivati a Chiro e Dire Dawa;
  • 1 ufficio istituito a Dire Dawa;
  • 1 corso di formazione erogato;
  • 152 Enti e Servizi mappati.

 

     
Progetto finanziato da:

 

         

ALTRE TIPOLOGIE DI DONAZIONE

Intestare a

C.I.F.A. ETS

Via Ugo Foscolo, 3 - 10126 Torino

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